Il 24 Novembre 2023, UNI ha pubblicato la nuova prassi di riferimento UNI PdR 134:2022 per le micro e piccole imprese (di seguito MPMI), cioè tra 0 e 49 addetti.
Con il test si prefigge lo scopo di dare degli indirizzi organizzativi e operativi alle aziende di minori dimensioni (0-49 addetti) che operano nei diversi settori produttivi per poter valutare la propria sostenibilità nonché calcolare e monitorare le loro performance in tale ambito, articolato nei suoi aspetti ambientali, sociali e di governance (criteri ESG) e comprendere il proprio contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La misurazione della sostenibilità secondo il test UNI PdR 134:2022 porta benefici alle MPMI in tema di:
- mitigazione dei rischi (finanziari e non finanziari): occorre conoscere e prevenire con azioni e processi attivi di sostenibilità i potenziali impatti negativi economici e non solo dei rischi in ambito ambientale, sociale, di governance, estendo l’attenzione ai rischi correlati alla gestione del personale, alle misure anti-corruzione, alla tutela dei diritti umani, al controllo dei principi di sostenibilità lungo la catena di fornitura, alle misure relative alle conformità normative (compliance) nonché alle mutazioni del contesto geopolitico;
- semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione: l’aspetto della sostenibilità rientra sempre più nelle valutazioni delle stazioni appaltanti anche in sede di affidamento degli appalti pubblici e nei criteri di accesso agli strumenti di finanza agevolata. La predisposizione e la comunicazione di un’analisi di sostenibilità secondo criteri riconosciuti potrà, dunque incidere positivamente nel processo di valutazione da parte della Pubblica Amministrazione;
- accesso facilitato al credito e alle risorse finanziarie: i criteri ESG e le valutazioni non strettamente finanziarie, secondo le nuove regole europee sulla tassonomia, stanno spingendo gli istituti di credito a inserire tali elementi nella definizione delle condizioni di concessione creditizia;
- migliore capacità di attrazione di nuovi talenti e competenze qualificate: una migliore reputazione aziendale favorisce il reperimento di risorse qualificate e motivate e un buon clima organizzativo migliora la performance aziendale e la capacità di creare e di introdurre innovazioni di processo e di prodotto;
- creazione di valore all’interno delle catene di fornitura e creazione di valore: in particolare tramite l’adozione di pratiche di sostenibilità le MPMI diventano attivatori di processi di sostenibilità lungo la filiera produttiva di pratiche virtuose;
- legittimazione nei confronti del territorio e della comunità in cui si opera: le MPMI sono di solito radicate nel territorio e coltivano nel tempo relazioni per lo sviluppo del capitale umano e naturale locale. L’analisi di sostenibilità valorizza anche questo aspetto, che di solito è una prassi inconsapevole;
- conoscenza e consapevolezza dei 17 obiettivi e dei 169 target contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite al fine di indirizzare e allineare le performance di impresa con gli obiettivi internazionali in materia;
- riduzione dei costi di gestione legati al consumo di risorse, tenendo sotto controllo gli sprechi e l’efficienza degli acquisti e dei consumi;
- sostegno e supporto ai processi di accesso ai mercati di sbocco internazionali, che richiedono un approccio alla sostenibilità più maturo e sostenuto da adeguati riferimenti.