SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE
Certificazioni ISO o equivalenti riconosciute a livello internazionale.
T Prisma da oltre 30 anni è al fianco delle Imprese che intendono sviluppare un sistema di gestione aziendale.
I sistemi di gestione consentono all'Azienda di tenere sotto controllo i propri processi e le proprie attività.
Un sistema di gestione rappresenta regole e procedure aziendali che impattano sui processi migliorandone l’efficacia e l’efficienza.
Il Sistema di Gestione della Qualità, in conformità alle norme ISO 9001:2015, razionalizza e mette sotto controllo i vari processi aziendali, dalla fase commerciale, alla progettazione (quando applicabile), all’approvvigionamento delle materie prime, alle fasi esecutive ed i controlli, all’identificazione e rintracciabilità del prodotto o servizio, all’analisi delle non conformità, al monitoraggio delle performance dei processi (indicatori), alla definizione e gestione puntuale e sistematica del rischio aziendale e del contesto operativo e all’assistenza del cliente.
I principali vantaggi sono i seguenti:
– migliorare la gestione dell’Azienda
– aumentare le possibilità di partecipazione a gare d’appalto e fornitura
– ridurre i cosiddetti “costi della non Qualità”
– migliorare l’immagine aziendale
– garantire la qualità promessa al Cliente
– monitorare e possibilmente accrescere la soddisfazione del Cliente
– prevenire le Non Conformità di prodotto o di servizio;
– incrementare l’integrazione tra fasi e ottimizzare i flussi di lavoro;
– definire in modo chiaro ed inequivocabile compiti, ruoli e responsabilità;
- Una gestione rispettosa dell’ambiente attuata sul territorio consente l’individuazione di numerose opportunità di crescita sia economica che sociale e fornisce le necessarie garanzie per una migliore qualità della vita e per la salvaguardia dell’ambiente in cui va ad operare l’Azienda.
- L’applicazione di un Sistema di Gestione Ambientale costituisce il filo conduttore per gestire in modo coordinato tutte le attività e i processi che direttamente o indirettamente influenzano l’ambiente. Solo attraverso tali elementi diventa possibile trasformare la variabile ambientale da onere a opportunità di crescita.
- Il Sistema di Gestione Ambientale costituisce inoltre un veicolo per sviluppare l’immagine dell’Azienda sul territorio in cui opera, in quanto rende noto verso l’esterno (con garanzia di un Ente esterno) l’impegno volontario verso il miglioramento continuo.
- Definizione e gestione puntuale e sistematica del rischio aziendale e del contesto operativo interno ed esterno.
I principali vantaggi sono i seguenti:
- migliori relazioni con la popolazione, le autorità di controllo e le istituzioni locali;
- risparmi dovuti all’efficienza ambientale;
- eccellente immagine aziendale.
- individuazione di costi e sprechi;
- riduzione di premi assicurativi e spese legali;
- monitoraggio continuo della conformità alle Leggi;
- semplificazione delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni;
- possibilità di reperire punteggi aggiuntivi nei Bandi;
- prevenzione e controllo dei rischi presenti e futuri.
La Certificazione Ambientale ISO 14001 è il primo scalino (consigliato) per l’Azienda che vuole ottenere la Registrazione EMAS III.
In particolare dopo aver ottenuto la certificazione Ambientale ISO 14000 l’Azienda dovrà:
· Elaborare una dichiarazione ambientale specifica per ciascun sito sottoposto ad audit; la dichiarazione ambientale viene redatta in seguito all’analisi ambientale iniziale e al completamento di ogni audit o ciclo di audit successivo.
· La dichiarazione ambientale è concepita per il pubblico ed è redatta in forma concisa e comprensibile. Possono esservi allegati documenti tecnici.
· Segnaliamo l’utilità di un Sistema di Gestione Ambientale anche in relazione al Modello Organizzativo conforme al D. Lgs. n° 231/01 il cui campo di applicazione è stato esteso anche ai “reati ambientali” (oltre che a quelli amministrativi e sulla sicurezza).
La norma ISO 50001 sui Sistemi di Gestione dell’Energia è un documento tecnico che definisce i requisiti del Sistema di Gestione dell’Energia, applicabile a qualsiasi tipologia di Organizzazione ed a prescindere dalla sua dimensione, con lo scopo di aiutarla a migliorare l’efficienza energetica dei propri processi, ridurre le emissioni di gas serra, diminuire i costi energetici.
Essa costituisce un tassello importante della strategia europea volta a promuovere l’uso razionale dell’energia ed è pertanto anche un valido supporto per assicurare nelle Organizzazioni il rispetto degli obblighi legislativi presenti e futuri in tema di efficienza energetica.
La norma in questione è inoltre predisposta per essere integrata con altri sistemi di gestione eventualmente già presenti nell’Organizzazione (ISO 9001 per la gestione della qualità, ISO 14001 per la gestione ambientale, ecc.).
L’approccio utilizzato dalla norma è quello tipico di tutti gli altri Sistemi di Gestione già conosciuti (Qualità, Etica, Ambiente e Sicurezza): pianificare fissando gli obiettivi in accordo alla politica energetica stabilita, implementare i processi, controllare e misurare i risultati, agire per migliorare in modo continuo e sistematico le prestazioni del sistema.
Implementare in Azienda un sistema di gestione dell’energia (SGE) in accordo alla norma ISO 50001 significa, in sintesi:
identificare gli obblighi legislativi ai quali l’azienda deve ottemperare in campo energetico;
definire un’appropriata politica energetica aziendale da parte della Direzione, il cui impegno chiaro e documentato costituisce il motore determinante per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
identificare gli aspetti energetici delle attività aziendali e le opportunità di miglioramento;
identificare le priorità e stabilire obiettivi e traguardi energetici, assegnando le responsabilità, pianificando risorse e tempi;
stabilire la struttura e i programmi per implementare la politica energetica, raggiungere gli obiettivi e i traguardi;
promuovere la pianificazione, il controllo, il monitoraggio, le azioni correttive e preventive, gli audit, e le attività di riesame per assicurare la conformità alla politica energetica e garantire che il sistema di gestione dell’energia rimanga applicato nel tempo.
I principali benefici che ne derivano sono, in sintesi:
garanzia del rispetto dei requisiti cogenti (obblighi legislativi) attuali e futuri in tema energetico,
riduzione dei costi derivanti dai consumi energetici,
individuazione sistematica dei miglioramenti nell’area energetica,
riduzione dell’inquinamento,
crescita di una cultura del risparmio energetico a tutti i livelli aziendali,
ritorno di immagine, sia verso l’ambiente in cui opera l’Azienda sia verso i propri collaboratori ed anche verso interlocutori istituzionali, derivante dall’adozione di un modello in linea con i principi dello sviluppo sostenibile,
vantaggi competitivi spendibili con Clienti attenti alle problematiche di efficienza energetica e/o con sistemi di gestione energetica già implementati.
Il Sistema di Gestione della Sicurezza va oltre gli obblighi di legge su salute e sicurezza; la sua implementazione all’interno dell’Azienda permette di monitorare in modo continuo e sistematico i rischi e di migliorare le proprie prestazioni.
Permette di rendere chiari e trasparenti ruoli, compiti e responsabilità di tutti coloro che sono coinvolti attivamente nella gestione della sicurezza.
Come effetto positivo vi è anche quello che il personale si sente maggiormente motivato e coinvolto, per il fatto di lavorare all’interno di un’Azienda che cura puntualmente e in modo sistematico tutti gli aspetti legati alla sicurezza, il personale si sente quindi più valorizzato e non più mero strumento per perseguire il profitto bensì parte integrante dell’”Azienda” (Cliente interno) e motore del suo successo.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di dimostrare il rispetto della sicurezza e delle cogenze di legge in fase di eventuali verifiche e controlli da parte di Enti terzi, grazie al Sistema documentale (Manuale, Procedure e Moduli).
Non ultima la possibilità di ridurre i costi operativi (risparmi per materie prime, macchine, attrezzature e personale) ed i costi diretti ed indiretti di infortuni, incidenti e malattie professionali.
Il buon funzionamento di un Sistema di Gestione della Sicurezza si basa su una serie di fattori essenziali:
il rispetto delle leggi applicabili;
l’adozione di codici di “buona prassi” (Procedure operative);
la diffusione a tutti i soggetti coinvolti;
il riesame periodico con la volontà di migliorarsi continuamente;
la disponibilità di adeguate risorse.
la definizione e gestione puntuale e sistematica del rischio aziendale e del contesto operativo interno ed esterno.
Per il successo di un sistema di gestione della Sicurezza occorre l’impegno di tutti I livelli e di tutte la funzioni aziendali, a partire dalla Direzione fino ad arrivare ai singoli dipendenti e/o ai loro rappresentanti.
L’Organizzazione deve inoltre garantire un adeguato flusso di comunicazioni della propria gestione della sicurezza, sia con le parti interessate esterne che con la struttura interna.
Segnaliamo l’utilità di un Sistema di Gestione della Sicurezza anche in relazione al Testo Unico sulla Sicurezza e alla Legge 123/07 (Misure in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia”, entrata in vigore il 25 Agosto 2007) che ha esteso il campo di applicazione del D. Lgs. n° 231/01 ai “reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime”, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.
L’Azienda può esimersi parzialmente dalla responsabilità per i reati della Legge 123/07, difendendosi molto meglio dal pericolo di misure interdittive e sanzionatorie, se dimostra di aver adottato un Modello di Organizzazione e di gestione idoneo a prevenire questo tipo di reati.
Si presume infatti che le Aziende certificate possano essere facilitate nell’introduzione e nell’applicazione di un Modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire i reati secondo quanto previsto dal D. Lgs. n° 231/01, in quanto già predisposte in termini organizzativi alla chiara attribuzione e formalizzazione di ruoli e responsabilità in ambito di sicurezza.
Quindi gli Standard volontari come la ISO 45001 possono rappresentare un utile strumento per la gestione della sicurezza nelle Imprese.
La Norma ISO 45001 prevede infatti:
la definizione di una politica aziendale per la sicurezza
§ l’analisi dei rischi (definizione e gestione puntuale e sistematica del rischio aziendale e del contesto operativo interno ed esterno).
la definizione di procedure ed istruzioni comportamentali
la formazione e l’addestramento del personale
l’atuo-controllo (verifiche ispettive interne)
la registrazione formalizzata delle attività svolte
il riesame periodico degli obiettivi di miglioramento da parte del vertice aziendale
Molto importanti sono gli sgravi sui premi assicurativi INAIL (fino al 28%) a livello Nazionale che si possono ottenere se si dimostra di avere implementato un Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla Norma ISO 45001 ( anche senza certificarlo).
La ISO 45001 offre inoltre l’opportunità di reperire punteggi aggiuntivi sui Bandi.
Investire nella Certificazione di Etica e Responsabilità Sociale è sinonimo di innovazione.
Oltre al miglioramento dell’immagine aziendale, investire nei diritti e nella crescita continua delle persone è diventato indispensabile se si vuole creare uno sviluppo coeso e duraturo.
Le normative da rispettare per l’attuazione di un Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale riguardano:
· Lavoro infantile (ILO: Convenzione 138 e Raccomandazione 146);
· Lavoro obbligato (ILO: Convenzioni 29 e 105);
· Salute e Sicurezza (ILO: Convenzione 155 e Raccomandazione 164, Legge 626);
· Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva (ILO: Convenzioni 87, 98 e 135);
· Discriminazione (ILO: Convenzioni 100, 111, 159 e 177);
· Procedure disciplinari (Dichiarazione Universale dei diritti umani);
· Orario di lavoro.
Ulteriori requisiti da tenere in considerazione:
· la Politica aziendale in materia di responsabilità sociale;
· i Rappresentanti dell’Azienda;
· la pianificazione e implementazione del Sistema;
· il controllo dei fornitori;
· la risoluzione Non Conformità e Azioni Correttive;
· la comunicazione con la comunità circostante: Pubblica Amministrazione, organismi di controllo, associazioni sindacali;
· il rispetto dell’ambiente naturale;
· il riesame da parte della Direzione;
· le registrazioni.
L’SA 8000 offre inoltre l’opportunità di reperire punteggi aggiuntivi sui Bandi.
Lo standard ISO 27001:2013 è una norma internazionale che fornisce i requisiti di un Sistema di Gestione della Sicurezza nelle tecnologie dell’informazione (Information Security Management System).
Lo standard è stato creato e pubblicato nell’ottobre 2005 a fini certificativi, in modo da costituire, insieme alla guida ISO/IEC 27002:2013, un sistema completo per garantire la gestione della sicurezza nella tecnologia dell’informazione.
Poiché oggi tutte le informazioni nelle aziende sono custodite su supporti informatici, ogni organizzazione deve essere in grado di garantire la sicurezza dei propri dati , tenendo presente che oggi viviamo in un contesto dove i rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento.
L’obiettivo dello Standard ISO 27001:2013 è proprio quello di proteggere i dati e le informazioni da minacce di ogni tipo, al fine di assicurarne l’integrità, la riservatezza e la disponibilità, e fornire i requisiti per adottare un adeguato Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni, finalizzato ad una corretta gestione dei dati sensibili dell’Azienda.
Per rispettare i requisiti della Norma vi sono anche aspetti tecnici strettamente informatici da soddisfare; per questi aspetti se l’Azienda è seguita da Professionisti Informatici basta coinvolgere questi ultimi affinché apportino le eventuali necessarie modifiche e/o integrazioni al sistema HW e SW, altrimenti qualora l’Azienda non abbia già una figura informatica di riferimento possiamo proporvi e coinvolgere il ns. informatico di fiducia.
L’approccio della Norma è per processi così come per la ISO 9001; ciò al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi stessi.
L’approccio per processi enfatizza l’importanza:
· della comprensione dei requisiti per la sicurezza delle informazioni e della necessità di stabilire una politica e degli obiettivi specifici per garantire la sicurezza delle informazioni;
· di attuare ed eseguire controlli per gestire i rischi collegati alla sicurezza delle informazioni;
· di monitorare e riesaminare le prestazioni e l’efficacia del Sistema;
· del miglioramento continuo sulla base di misurazioni oggettive.
L’impostazione dello Standard ISO/IEC 27001 è coerente con quella del Sistema di Gestione Qualità ISO 9001:2015 ed il Risk Management, basandosi sull’approccio dei processi, strutturato in politica per la sicurezza, identificazione, analisi dei rischi, valutazione e trattamento dei rischi, riesame e rivalutazione dei rischi, modello PDCA (Plan-Do-Check-Act), utilizzo di procedure e strumenti come audit interni, non conformità, azioni correttive e preventive, sorveglianza, sempre nell’ottica del miglioramento continuo.
La Norma ISO 27001 nella sua ultima edizione del 2013 può essere facilmente integrabile con altre Norme.
Il Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione (ISO 37001:2016) specifica requisiti e fornisce una guida per stabilire, mettere in atto, mantenere, aggiornare e migliorare un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione.
La Norma è applicabile soltanto alla corruzione.
Definisce requisiti e fornisce una guida per un sistema di gestione progettato per aiutare un’organizzazione a prevenire, rintracciare e affrontare la corruzione e a rispettare le leggi sulla prevenzione e lotta alla corruzione e gli impegni volontari applicabili alla propria attività.
Il Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione pone particolare attenzione ai seguenti punti:
Ø comprendere l’organizzazione ed il suo contesto;
Ø comprendere le esigenze e le aspettative degli stakeholder;
Ø determinazione del campo di applicazione del Sistema;
Ø valutazione del rischio di corruzione;
Ø definizione di una Politica per la prevenzione della corruzione;
Ø formazione adeguata al personale affinché comprendano i rischi di corruzione, la Politica dell’organizzazione e le procedure in merito;
Ø pianificazione delle azioni per affrontare rischi ed opportunità;
Ø definizione degli obiettivi per la prevenzione della corruzione e pianificazione delle attività per il loro raggiungimento;
Ø definizione di appositi indicatori per valutare la prestazione per la prevenzione della corruzione e l’efficacia del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione;
Ø definizione di misure disciplinari per punizione in caso di violazioni;
Ø definire azioni di pianificazione e controlli operativi, finanziari e non;
Ø regali, ospitalità, donazioni e benefici simili;
Ø segnalazione di sospetti;
Ø indagini e gestione della corruzione;
Ø audit interni e riesami della Direzione;
Ø gestione delle non conformità ed azioni correttive e/o preventive.
Ø monitoraggio continuo, correzione e miglioramento continuo.
“Road Trafic Safety Management System”
la prima Norma Internazionale per tutte le Organizzazioni che hanno personale “on the road” e che intendono affrontare i rischi professionali legati alla strada, partecipando attivamente alla sicurezza del traffico stradale.
Il tema della Salute e della Sicurezza sui luoghi di lavoro e nel traffico stradale è uno degli elementi che più incide sul profilo di rischio dell’Azienda ed è prioritario anche per la sua reputazione.
Il Decreto Legislativo 231/2001, in combinazione con la Legge 123/2007, prevede pesantissime sanzioni per le Organizzazioni coinvolte in gravi incidenti sul lavoro.
Si riportano le sintesi degli articoli significativi:
Art. 5 comma 1: “L’Azienda è responsabile se l’incidente (con lesioni gravi, gravissime o mortali) è stato reso possibile dall’inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza”.
Art. 5 comma 2: “In ogni caso, è esclusa la responsabilità di cui al comma precedente, se, prima dell’incidente, l’Azienda ha adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire situazioni simili a quella verificatasi”.
Art. 25-septies: – (Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche).
“In relazione ai delitti di cui agli articoli 589 e 590, terzo comma, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche, si applica una sanzione pecuniaria in misura non inferiore a mille quote” (l’importo di una quota va da un minimo di € 103,00 ad un massimo di € 1.549,00).
Da queste prime considerazioni si capisce il considerevole livello di rischio a cui è esposta l’Azienda, e di conseguenza i Proprietari, in caso di incidente grave.
Un Sistema di Gestione conforme alla Norma ISO 39001:2012 può costituire un valido baluardo di difesa da tali rischi.
Se si considerano i vantaggi anche economici connessi (sconti sui premi assicurativi INAIL fino al 30%), che si protraggono ininterrottamente, riteniamo che la sua adozione sia un investimento iniziale improcrastinabile, magari abbinato, come è nella nostra disponibilità, ad una rateizzazione fino a 60 mesi (di cui i primi 12 mesi a tasso “0”).
La Norma individua elementi di buona pratica di gestione della sicurezza stradale, in un’ottica organizzativa e gestionale orientata ai risultati ed al miglioramento continuo.
Ogni Azienda può quindi lavorare ed impegnarsi per la diminuzione dei rischi di incidente dei propri Collaboratori che si mettono in viaggio per lavoro e delle Persone eventualmente trasportate (Clienti e non).
I requisiti della ISO 39001:2012 includono la definizione di un’appropriata Politica per la Sicurezza stradale, dei relativi obiettivi e piani di azione, considerando i requisiti di legge e gli altri adempimenti cui l’Organizzazione deve rispondere.
La ISO 39001:2012 non specifica requisiti tecnici o di qualità nel trasporto di prodotti e servizi, né entra nel merito della segnaletica stradale, dell’illuminazione o dei dispositivi di sicurezza, fattori per i quali esiste già una normativa di riferimento.
È una Norma di Sistema che richiede all’Azienda di valutare le interazioni dei propri processi (tra loro e con i fattori esterni), verificare i propri livelli di esposizione al rischio, effettuare i necessari controlli ed intraprendere azioni (preventive e correttive), al fine di ridurre le probabilità di incidente stradale.
A chi si rivolge
La Norma si rivolge a tutte le Organizzazioni che interagiscono con il sistema di trasporto stradale, del settore pubblico e privato.
Qualsiasi Organizzazione che abbia dipendenti che circolano con mezzi aziendali per motivi di lavoro.
Aziende esercenti di trasporto pubblico e privato, con particolare attenzione al noleggio pullman per finalità di turismo.
Aziende operanti nel settore della logistica, noleggio e magazzini.
Ministeri, Regioni, Province e Comuni (settori: trasporti, viabilità, sicurezza, mobilità, urbanistica, educazione).
Assistenza medica di emergenza e di cura.
Vantaggi derivanti dall’implementazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza Stradale ISO 39001:
miglioramento dell’immagine aziendale nei confronti dei propri Committenti in quanto anch’essi possono sentirsi più coperti nelle loro responsabilità; in caso di incidente infatti, anche i Committenti potrebbero essere chiamati a rispondere per non essersi cautelati abbastanza nei confronti dei loro Fornitori;
possibilità di usufruire, in combinazione con altri interventi, degli sconti sui premi assicurativi INAIL (fino al 28%)
migliore garanzia di adeguarsi alle Leggi vigenti in materia di sicurezza stradale;
possibilità di difendersi meglio, in caso di incidente grave o gravissimo, dalle responsabilità aziendali e quindi dalle pesanti sanzioni previste dal Decreto Legislativo 231/2001 (Art. 7) in combinazione con la Legge 123/2007 (Art. 9).
verificare i propri livelli di esposizione al rischio ed intraprendere azioni utili, con opportune verifiche interne, al fine di ridurre le probabilità di intercorrere in un incidente stradale;
mettere in atto apposite strategie per prevenire gli incidenti ed attenuarne eventualmente le conseguenze
contribuire a costruire un’etica della “responsabilità condivisa” relativamente alle questioni di sicurezza stradale, condividendo un approccio comune con i diversi attori del sistema dei trasporti su strada;
riduzione dei costi imputabili al danneggiamento dei mezzi aziendali a seguito di incidenti stradali;
verifica costante della corretta effettuazione delle manutenzioni sul parco mezzi aziendale;
possibilità di negoziare con le Assicurazioni sconti sui premi assicurativi dei mezzi.
facile integrabilità del Sistema con altri più noti Sistemi di Gestione (Qualità ISO 9001, Ambiente ISO 14001 e Sicurezza ISO 45001;
i vantaggi derivanti dall’implementazione di questo Sistema non riguardano solo l’Azienda (Direzione e Collaboratori) ma anche gli altri suoi interlocutori (Investitori, Clienti, Opinione pubblica, Enti e Istituzioni, Assicurazioni, ecc.).
La presente Norma specifica i requisiti per la gestione e il controllo delle infestazioni (pest management) e le competenze che devono essere possedute dai fornitori professionali di servizi al fine di tutelare la salute pubblica, i beni e l’ambiente.
Ø Ispezione
Ø Identificazione e valutazione
Ø Interazione del sito
Ø Valutazione quantitativa di rischio ambientale
Ø Definire la gestione ed il controllo
Ø Valutare Misure di gestione Ambientale
Ø Interventi non-chimici
Ø Interventi chimici
Ø Tempistica di trattamento e rischio per specie non bersaglio
Ø Attrezzature protettive per il Tecnico disinfestatore
Ø Risultati del monitoraggio
Ø Recupero dei biocidi utilizzati e delle carcasse di animali
Ø Consegna, trasporto e immagazzinamento di biocidi
Ø Smaltimento sicuro di biocidi e contenitori utilizzati e non necessari
Altri aspetti importanti da tenere in considerazione sono:
Ø Impatto sugli esseri umani
Ø Rischio all’ambiente d incidenti, usi impropri o perdite
Ø Specie non bersaglio
Ø Benessere animale
Ø Contaminazione dell’aria, dell’acqua e del suolo
Ø Rifiuti
Ø Rumore, calore, vibrazione, radiazione
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La Norma fornisce le Linee Guida per la produzione, il controllo, l’immagazzinamento e la spedizione dei prodotti cosmetici.
Per chi non produce ma commercializza esclusivamente i propri prodotti, la Norma è comunque applicabile almeno per le fasi di identificazione, stoccaggio, conservazione e spedizione dei prodotti stessi.
L’Ente di Certificazione può rilasciare, a seguito di apposita verifica ispettiva, un attestato di conformità alla Norma che dimostra anche il rispetto delle Pratiche di Buona Fabbricazione entrate in vigore l’11 Luglio 2013.
La presente Norma prevede aspetti specifici riguardanti il personale, i locali, le apparecchiature etc… ed altri aspetti che presuppongono l’esistenza di un Sistema di Gestione (ad es° mansionario ruoli e responsabilità, audit interni, formazione e addestramento del personale, reclami e ritiri, documentazione etc…) molto paragonabile al Sistema di Gestione della Qualità conforme alla Norma ISO 9001:2008, con cui la presente Norma può facilmente integrarsi.
La ISO 13009 si configura come il riferimento internazionale degli operatori che gestiscono stabilimenti balneari e fornisce linee guida, concordate a livello internazionale, per una gestione della spiaggia sostenibile e in grado di offrire servizi di qualità.
La norma affronta aspetti molto puntuali della gestione delle spiagge, tra cui la sicurezza delle spiagge e delle acque, la pulizia, andando a valutare sia l’adeguatezza delle infrastrutture, sia la qualità del servizio offerto.
I punti chiave della norma sono:
- Requisiti generali e linee guida per la gestione delle spiagge
- Infrastrutture
- Erogazione dei servizi
In particolare l’annex C della Norma definisce i requisiti minimi che devono soddisfare le infrastrutture (edifici, servizi sanitari, docce, gestione acque reflue, infermeria, segnaletica, ombreggiamento della spiaggia, ecc…) e i servizi erogati.
Nel 2017 è stato approvato il Disegno di Legge Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo, come recepimento della legislazione EU (Direttiva Bolkenstein 2006/123/CE), che introduce nuove modalità di affidamento delle concessioni ispirate a principi di concorrenza, qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale.
Nel rispetto dei principi di concorrenza dunque, le concessioni balneari in un prossimo futuro (legato all'approvazione della legge) dovranno essere assegnate tramite delle procedure di selezione che non saranno aste (cioè gare al rialzo economico), bensì comparazioni basate su sistemi premianti che terranno conto di qualità paesaggistica e di sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle diverse peculiarità territoriali, di libertà di stabilimento, di garanzia dell’esercizio, dello sviluppo, della valorizzazione delle attività imprenditoriali e di riconoscimento e tutela degli investimenti, dei beni aziendali e del valore commerciale, nonché della professionalità acquisita nell’esercizio di concessioni di beni demaniali marittimi, nonché lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative; ed anche il possesso di certificazioni ISO potrebbe fare punteggio.
In questo contesto la ISO 13009 identifica requisiti di elevato livello in termini di qualità, sostenibilità ed accessibilità.
In particolare, la certificazione ISO 13009 tiene conto della qualità delle prestazioni del servizio turistico, ma anche della capacità di mantenere il livello del bene in concessione per tutto l’arco dell’anno, di gestire i rischi ambientali e le emergenze, di realizzare bassi livelli di impatto ambientale e di garantire una crescita economica dei territori e delle comunità.
Dietro alla ISO 13009 si cela una procedura articolata e in continua evoluzione che attribuisce valore effettivo, riscontrabile cioè dalla clientela, a una serie di servizi che vanno dalla pulizia della spiaggia, all’attenzione ai servizi igienici, alla disponibilità di servizi dedicati per i disabili.
La ISO 13485 è una norma a sé stante e si basa sulla norma del sistema di gestione della qualità ISO 9001. Obiettivo principale della ISO 13485, in un contesto altamente regolamentato in tutto il mondo, è favorire l'armonizzazione globale dei requisiti richiesti dalle normative dei dispositivi medici. Si tratta quindi di uno standard volontario di base che si applica ai diversi sistemi e regolamenti sulla qualità della produzione e dell'immissione in commercio dei dispositivi medici, dalle semplici garze fino ai più sofisticati dispositivi di imaging diagnostico o agli strumenti di chirurgia minimamente invasiva.
La ISO 13485 è la norma internazionalmente riconosciuta per i sistemi di gestione qualità nel settore dei dispositivi medici; è destinata ad essere utilizzata da qualsiasi organizzazione che si occupi di progettazione, sviluppo, produzione, installazione e assistenza tecnica di dispositivi medici o di servizi ad essi collegati.
La norma specifica i requisiti per la competenza degli Organismi che effettuano ispezioni e per l'imparzialità e coerenza delle loro attività d'ispezione.
La presente Norma tratta alcuni aspetti che possono integrarsi col Sistema di Gestione della Qualità esistente, evitando eccessi di burocrazie.
Nello specifico la Norma ISO 17020:2012 riguarda i seguenti aspetti:
- requisiti amministrativi;
- indipendenza, imparzialità e integrità;
- garanzia di riservatezza dei dati acquisiti in fase di ispezione;
- organizzazione e gestione;
- sistema qualità (qualora l’Azienda sia già certificata ISO 9001 fa fede il certificato emesso dall’Ente oltre ai documenti costituenti il Sistema (Manuale,m Procedure e Modulistica);
- qualifiche e addestramento del personale;
- metodi ispettivi e procedure;
- registrazioni;
- gestione di eventuali subappalti di attività;
- reclami, ricorsi e contenziosi;
Per ciascuno degli aspetti sopra richiamati l’Azienda, per poter dimostrare la conformità alla Norma, deve mettere nero su bianco quello che fa elaborando apposite Procedure e lasciando traccia delle attività in appositi Moduli (registrazioni) etc…
Attraverso l'organizzazione di eventi, le aziende presentano se stesse e la propria competenza al pubblico di riferimento. Siano gli eventi di carattere istituzionale o tecnico-divulgativo, essi rispecchiano la vision dell'Azienda e possono contribuire a definirne l'immagine verso i portatori di interesse.
L'organizzazione di un evento implica un forte impegno in termini di costi, risorse e tempo e, come tutte le attività aziendali, anche questa deve garantire un approccio che consideri debitamente gli aspetti economici e logistici, ma anche il contesto sociale e ambientale in cui l'evento si svolge, nell'ottica della generale politica per la sostenibilità dell'Azienda.
La norma ISO 20121 è uno standard di gestione per l'organizzazione sostenibile di eventi. Nata come evoluzione del precedente standard BS8901, la ISO 20121 si applica ad ogni tipo di organizzazione che intenda:
- stabilire, implementare o migliorare un sistema di gestione sostenibile per tutti i tipi di eventi e soggetti coinvolti nel processo
-assicurare la conformità ad una policy di sviluppo sostenibile
Il turismo sostenibile, negli ultimi anni, è diventato molto più che un semplice trend: viviamo in un periodo storico particolare in cui il ripensamento del concetto stesso del viaggiare si sta trasformando in una necessità, per continuare a visitare il mondo, ma facendolo in modo etico, socialmente responsabile e con un’impronta ecologica nulla o quanto più bassa possibile. Si è già verificato un diffuso aumento dei viaggiatori attenti all’impatto ambientale di viaggi e vacanze, nonostante la salute del pianeta richieda a gran voce un maggiore impegno da parte dell’uomo.
Una grande responsabilità è, quindi, messa nelle mani delle imprese del turismo che devono, da un lato, impegnarsi a migliorare il loro impatto sull’ambiente, promuovere gli scambi sociali e contribuire alle economie locali in modo positivo - in sintesi fornire ai clienti una reale e concreta garanzia che la struttura alla quale hanno scelto di appoggiarsi lavora nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità - dall’altro lato, farsi promotori della cultura di turismo sostenibile laddove la sensibilità a questo tema sia ancora carente.
I gestori di strutture ricettive che decideranno di ottenere la certificazione ISO 21401 potranno dimostrare e comunicare una concreta e reale attenzione ai temi della sostenibilità, attraverso l’adozione di comportamenti e metodi volti al miglioramento della qualità del servizio e della gestione sostenibile dei luoghi, allo sviluppo del tessuto sociale ed economico locale, nonché al soddisfacimento delle aspettative ed esigenze dei turisti.
Il sistema di gestione per il turismo sostenibile è, infatti, uno strumento organizzativo gestionale, per strutture ricettive, che specifica i requisiti ambientali, sociali ed economici che devono essere adottati alle organizzazioni di questo contesto.
La normativa UNI 11911, abbreviazione di "UNI 11911:2018 - Servizi balneari - Requisiti di qualità dei servizi", rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari in Italia. Questa normativa è stata elaborata con l'obiettivo di standardizzare e regolamentare le operazioni e le strutture degli stabilimenti, al fine di creare un ambiente sicuro ed accogliente per i bagnanti.
La prassi di riferimento fornisce agli operatori del settore turistico-balneare gli elementi necessari per impostare, gestire e verificare i servizi offerti, garantendo al cliente adeguati livelli di sostenibilità ambientale, accessibilità, qualità, sicurezza e rispetto dell'ambiente circostante.
La norma UNI 10891 definisce i requisiti minimi per i servizi erogati dagli Istituti di Vigilanza Privata di qualsiasi natura giuridica ed ha lo scopo di attestare l'ottenimento ed il mantenimento dei livelli di qualità del servizio nelle diverse tipologie di vigilanza privata.
La norma UNI 10891 affronta gli aspetti operativi dei 10 servizi previsti, definendone i criteri di erogazione e controllo e ponendo particolare attenzione ai rapporti con i clienti, alla gestione delle risorse umane, e, aspetto degno di nota, alla sicurezza sul lavoro.
I 10 servizi considerati dalla norma sono i seguenti: Vigilanza Ispettiva; Vigilanza Fissa; Vigilanza Antirapina; Vigilanza Antitaccheggio; Telesorveglianza (Televigilanza, Telesoccorso, Telecontrollo); Intervento; Custodia Valori; Scorta Valori; Trasporto Valori; Trattamento denaro e beni assimilati.
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni” ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli Enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito.
L’ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella sanzione il patrimonio degli enti e, in definitiva, gli interessi economici dei soci, i quali, fino all’entrata in vigore della legge in esame, non pativano conseguenze dalla realizzazione di reati commessi, con vantaggio della società, da amministratori e/o dipendenti.
L’innovazione normativa è di non poco conto, in quanto né l’ente, né i soci delle società o associazioni possono dirsi estranei al procedimento penale per reati commessi a vantaggio o nell’interesse dell’ente.
Lo scopo della legge è, tra gli altri, quello di responsabilizzare gli enti affinché evitino il verificarsi di reati commessi a proprio favore da parte dei soggetti sopra indicati.
Per i trasgressori sono previste pene e sanzioni severissime, tra cui le più gravi possono essere addirittura misure interdittive, consistenti nella sospensione o revoca di licenze e concessioni, il divieto di intraprendere o continuare rapporti economici con la Pubblica Amministrazione per un periodo fino ai 3 anni, la revoca di finanziamenti, contributi ed agevolazioni, il divieto di reclamizzare e pubblicizzare i beni e i servizi oggetto dell’attività dell’Azienda.
Le responsabilità trovano una mitigazione (vedasi art. 6 della legge) purché l’ente sia in grado di dimostrare:
- di aver adottato ed attuato un Modello di organizzazione e di gestione idoneo a prevenire tutte le forme di reato previste dal D.Lgs. 231/2001 e da tutte le altre disposizioni che si sono succedute;
- di aver affidato ad un organismo avente poteri di iniziativa e controllo (Organismo di Vigilanza), il compito di vigilare sull’applicazione, il funzionamento, l’osservanza e l’aggiornamento del Modello;
- che le persone che hanno commesso i reati hanno fraudolentemente eluso le disposizioni del Modello;
- che l’Organismo di Vigilanza, indicato al punto 2, non abbia omesso o abbia insufficientemente vigilato sull’applicazione del Modello.
L'adozione di tale Modello consente di ottemperare a quanto richiesto dalla normativa richiamata, di rafforzare il sistema di controllo interno per lo svolgimento della propria attività secondo condizioni di correttezza e trasparenza e di tutelarsi nel caso di commissione dei reati previsti dalla normativa.
La norma UNI 10891 affronta gli aspetti operativi dei 10 servizi previsti, definendone i criteri di erogazione e controllo e ponendo particolare attenzione ai rapporti con i clienti, alla gestione delle risorse umane, e, aspetto degno di nota, alla sicurezza sul lavoro.
I 10 servizi considerati dalla norma sono i seguenti: Vigilanza Ispettiva; Vigilanza Fissa; Vigilanza Antirapina; Vigilanza Antitaccheggio; Telesorveglianza (Televigilanza, Telesoccorso, Telecontrollo); Intervento; Custodia Valori; Scorta Valori; Trasporto Valori; Trattamento denaro e beni assimilati.
In un’ottica di sviluppo sostenibile, le imprese possono giocare un ruolo importante nell’integrazione tra sistema economico - sociale - ambientale, creando benessere, valorizzando le proprie relazioni con i dipendenti, le parti sociali, la comunità locale, i consumatori, le autorità pubbliche e tutti gli altri portatori di interesse.
PAS 24000 fornisce i requisiti per i sistemi di gestione sociali e per rendicontare la propria prestazione in ambito sociale.